La prossima volta che compro un volume “Tutto di qualcosa” (in questo caso era “Tutto Sherlock Holmes” edito da Newton Compton, comprato nel negozio online di Kobo) devo ricordare che non è necessariamente obbligatorio leggere TUTTO in una volta.
Riemergo dalla lettura monotematica delle avventure dell’investigatore di Baker Street durata oltre un mese. Non avevo mai letto nulla di Arthur Conan Doyle e del suo da lui poco amato personaggio. Non parlerò delle storie, lo hanno fatto altri prima e molto meglio di me. Non conoscevo la personalità teatrale ed egocentrica di Holmes e nemmeno l’amicizia paziente e silenziosa di Watson. Una coppia perfetta, nell’amicizia e nel lavoro, che fa da filo conduttore a tutta l’opera. Ho letteralmente adorato certe immagini: le tempeste di vento contro le finestre di Baker Street, il tabacco trinciato nella pantofola, la raccolta dei ritagli di giornale di Holmes, le vecchie poltrone, le briciole di pane dopo colazione. Holmes e Watson sono come quegli amici che una volta incontrati non perdi più: li tieni sul comodino, o nello scaffale, e qualche volta hai bisogno di tornare a leggerli.
Solo un paio di osservazioni alla versione ebook, che contiene qualche piccolo errore non fastidioso per la lettura: c’è una riga vuota di troppo in due o tre casi e, credo, un errore nella TOC, perché i primi capitoli dei romanzi (quindi solo i casi, immagino, in cui è identificato il “capitolo”) sono sempre doppi.
E adesso mi butto su “Quattro soli a motore”, buon fine settimana 🙂