Breaking News: Al telegiornale si parla di Roberto Saviano testimone in aula come parte offesa a seguito delle minacce subite dopo l’uscita del suo Gomorra e il processo Spartacus. Fagiolino, che ha un occhio al piatto della cena e uno alla televisione, ci chiede i soliti ragguagli sul servizio e la domanda che gli viene spontanea – “Ma se è un bravo scrittore perché lo minacciano?” – offre un ottimo spunto per parlare di quando è giusto fare qualcosa anche sapendo che sarà scomodo e/o pericoloso. (da leggere con il tono della mamma orgogliosa del suo Fagiolino)
La Sister mi ha fatto gentilmente notare che l’avatar che ho da poco messo qui sul blog sembra una foto di Marylin Manson ed io che invece mi sentivo Druuna mi sono alquanto smontata. Quindi ora dovrò cercare qualcosa di più sobrio, altrimenti continuerà a rinfacciarmelo (‘ché quando scrivo che è colpa di mia sorella non è che sia solo il sottotitolo del blog).
Nel frattempo ho visto “Cappuccetto Rosso Sangue” approfittando di una mattina di stiratura. E per fortuna stavo stirando, perché il film è inutile. La regista (Catherine Hardwicke) pensa di essere ancora sul set di Twilight e i paesaggi e certe inquadrature ricordano troppo il primo episodio della storia del vampiro anemico, Gary Oldman è sprecatissimo nel suo ruolo di monaco inquisitore e il finale è telefonato venti minuti prima. Hardwicke non è solo “quella di Twilight” ma anche la regista di Thirteen e Lords of Dogtown e avevo ben altre aspettative. Pazienza.
Ah, pare io abbia finito il mio periodo da reclusa. Gli esami non sono a posto ma talmente migliorati da potermi permettere di essere di nuovo a piede libero, con le dovute attenzioni. Con immenso sollievo mio e di parenti e amici, dato che cominciavo a diventare un po’ strana e ossessiva… Festa!