Dopo una giornata faticosa, pienissima e con finale più che soddisfacente 🙂 la cosa più bella è ritrovarsi nel lettone con bimbo, pelouches e mezz’ora di cazzeggio, in attesa che il timer dica che è ora di sfornare la torta.
Domani si insedia il nuovo Parlamento. Ai signori e alle signore cinquestelle che continuano a ribadire la loro intenzione di non appoggiare governi di partito e di “valutare di volta in volta” vorrei ricordare che, perchè ci sia un governo sulle cui proposte valutare, occorre votare almeno una volta la fiducia, quella necessaria all’insediamento. Ma il Parlamento più giovane mai eletto ha l’arroganza culturale della mezza generazione dopo la mia, priva però di memoria storica, e temo non andrà da nessuna parte.
A quello con l’uveite vorrei dire di stare un po’ tranquillo, che lo capisco che con le cene eleganti teneva ben altri ritmi, ma se continua così innanzitutto rischia di diventare cieco, poi gli vengono pure le mani pelose.
In ultimo, credevo di avere riconosciuto in “Alba Rossa” la più solenne puttanata cineatografica mai vista, ma lo scorso fine settimana ho trovato “When tomorrow comes” su Sky e mi sono dovuta ricredere. Che già l’invasione degli USA da parte di cubani, sovietici e bulgari faceva abbastanza ridere (memorabile la scena del sacrificio del sedicenne fighetto che si immola sparando ad un elicottero dei cattivi urlando maledetti bulgari), ma una coalizione di popolazioni oceaniche che invade l’Australia per motivi economici è una boiata a metà tra l’obiettivo più agognato del Risiko e la teoria di Benigni dell’83 di risolvere il debito estero italiano con l’occupazione della Svizzera. E ci sono tanti film che aspettano anni prima di trovare un distributore, che ingiustizia.
Timer suonato, torta sfornata, kobo con romanzetto da QI di Barbara D’Urso. Buonanotte :-*
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