Lunedì scorso serata pizza al femminile (in teoria), serata botta di gioventù (in pratica) in compagnia del gruppo con cui la Lovi e Fagiolino hanno trascorso le vacanze a Moena.
Il fato avverso e l’organizzazione della serata hanno fatto sì che mi trovassi circondata da allegre comari di epoca mesozoica che mi hanno distratto dall’attesa della pizza intrattenendosi di diverticolite, pellegrinaggi a Medjugorje e Facebook. Il social network lo frequentano per due motivi: ficcanasare nei post dei conoscenti -per scoprire cosa dicono e fanno e chi frequentano- e giocare a Farmville. E grande era infatti la preoccupazione causata da una serata fuori che impediva la regolare concimazione e irrigazione delle colture.
Dato però che più del pomodoro virtuale poté il digiuno, all’arrivo in tavola delle pizze la conversazione si è assestata su argomenti neutri e si è cenato a basso tasso di pettegolezzo agricolo.
Ovviamente quella gran culo di mia sorella alla fine ha vinto anche i campioncini della farmacia.
In queste ultime settimane in cui sono sommersa di lavoro, mi sono data alle letture amene, rispolverando qualche vecchia copia di valutazione di romanzetto Harmony trovato sul mulo. Ora, proposta di lavoro: dopo il generatore di poesie di Sandro Bondi qualcuno dovrebbe inventare il generatore di romanzi rosa. Un successone, massimo rendimento con il minimo sforzo e, davvero, nessuno si accorgerebbe della differenza.
*: dicesi carampana quel particolare tipo di ultrasessantenne (più spesso settantenne e oltre), solitamente donna, solitamente cotonata, chittata e sempre enfatica ed estatica modello Madonna del Ghiandolino (googlare please), dedita alla pratica della ricerca sociale del farsi i cazzi tuoi per vocazione.
ho googlato la madonna, ma non mi è chiaro il termine “chittata”… 😛